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Channel: Un tè con Jane Austen
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Tutto, ma proprio tutto, su Pride & Prejudice: Happily Ever After di S. Fullerton (Anteprima)

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Spesso ho provato ad immaginare cosa passasse per la mente di Jane Austen mentre preparava la copia per la stampa del suo amato Pride & Prejudice
Mi posso avventurare a pensare, sulla base di ciò che lei stessa scrisse nelle lettere del periodo o di quanto raccontato in seguito dai parenti, che fosse cosciente di aver destinato ai futuri lettori una storia bellissima, un ottimo lavoro letterario, già più volte apprezzato in ambiente familiare. 
Anche il suo sogno era quello comune a tutti gli artisti della penna, cioè passare alla storia? Non mi avventuro a dire che, in fondo, lo desiderasse.
Ma posso di certo affermare che non poteva immaginare, nemmeno lontanamente, che 200 anni dopo il suo Pride & Prejudice sarebbe stato così apprezzato da avere fama mondiale e un pubblico di numerosi e fedeli ammiratori, nonché un'inarrestabile fioritura di declinazioni nei più svariati mezzi di comunicazione e di imitazioni e adattamenti di ogni genere!

Il libro che sta per uscire il prossimo 3 gennaio da Frances Lincoln (e che Gabriella/LizzyGee ed io abbiamo avuto il grande piacere di leggere in anteprima - Gabriella lo recensirà presto su Old Friends & New Fancies), ci racconta tutto quanto vorremmo sapere sul mondo di Pride & Prejudice.

Il titolo è già un programma perché Happily Ever After (per sempre felici e contenti) riecheggia il lieto fine di una fiaba, che può riguardare la vicenda della coppia d'oro austeniana protagonista del romanzo, Elizabeth e Darcy, ma anche il destino del romanzo stesso, visceralmente amato in tutto il mondo.
Inoltre, ci promette una lunga, appassionante narrazione intorno a questo capolavoro, affidata all'autrice, l'autorevole Susannah Fullerton, Presidente della Jane Austen Society of Australia.



(tutte le immagini sono tratte dall'anteprima del libro su Amazon.uk)

Il piacere di possedere questo libro è innanzitutto materiale. L'oggetto-libro è confezionato magistralmente, copertina rigida con sovraccoperta, carta spessa e opaca, illustrazioni belle, numerose, interessanti e corredate di didascalia. Questa cura rispecchia il suo contenuto.


Si parte subito con un capitolo ricco di informazioni gustosissime, che ci raccontano quanto accade dal momento in cui Pride & Prejudice fa la sua comparsa sul mercato editoriale del 1813. 
Il successo iniziale coincide anche con il diffondersi del nome dell'autrice (sappiamo, infatti, che Jane pubblicò tutti i suoi romanzi in forma rigorosamente anonima) di persona in persona tanto che, dopo la sua morte ed un breve periodo di oblio, la biografia familiare pubblicata dal nipote di Jane, James Edward Austen-Leigh, nel 1870 riaccende l'attenzione - e da quel momento il romanzo (e la sua autrice) diventano sempre più famosi, in una marcia inarrestabile.

Non voglio nemmeno provare a dare qualche esempio del vero tesoro di informazioni che Mrs Fullerton raccoglie in questo volume. Un'occhiata all'indice può dare un'idea molto chiara:


Posso solo aggiungere che questo libro è... pericoloso: se già siamo ammiratrici/ammiratori di P&P, qui la nostra preferenza viene sollecitata al massimo perché ad ogni pagina si scopre qualcosa di nuovo o viene ricordato qualcosa che si conosceva, ed è un vero piacere addentrarsi così profondamente nella conoscenza di tutto ciò che riguardi il nostro amato Pride & Prejudice.

I capitoli che mi hanno fatto davvero impazzire di gioia sono senza dubbio quelli in cui Mrs Fullerton analizza  il testo del romanzo: si parte con il perfetto incipit (osservato in ogni sua parte), per proseguire con lo stile di Jane Austen (l'uso sapientissimo dei dialoghi, ma anche del discorso indiretto), fino alla comparsa dell'eroina, (che entra in scena in modo anomalo rispetto a ciò che accade normalmente in un romanzo, cioè tramite le parole di suo padre e di sua madre).
A proposito del fulminante incipit, questa analisi mi ha ricordato un episodio personale, quando all'università assistetti ad un intero esame di letteratura inglese partito proprio dalla prima frase di Pride & Prejudice.
Giustamente l'autrice ricorda come questo sia diventato uno dei più famosi e parafrasati incipit del mondo. Per me, è effettivamente uno dei tre incipit scolpiti per sempre nella mia mente (gli altri due sono, inevitabilmente, quelli della Divina Commedia e dei Promessi Sposi).


Non mancano capitoli dedicati ai tanti figli di Pride & Prejudice, dai libri agli adattamenti cinematografici, alla più disparata oggettistica.
Per chi come me ama soffermarsi sul meraviglioso e difficile mondo della traduzione, non manca un breve ma interessantissimo brano dedicato proprio alle difficoltà di trasportare questo romanzo in un codice linguistico diverso. Non è compito di questo libro concentrarsi su questo aspetto ma quanto indicato qui è sufficiente a illustrare il compito ingrato ma encomiabile dei traduttori. Ovviamente, viene citata anche la prima traduzione italiana - che è solo del 1932 (Mondadori, a cura di Giulio Caprin) a testimonianza del fatto che per molto tempo le opere di Jane Austen non sono state particolarmente interessanti per la cultura italiana. 

Un lungo, avvincente capitolo è dedicato al variegatissimo, prolifico mondo dei derivati, dove si fanno delle scoperte divertentissime e sorprendenti sui tanti modi in cui Pride & Prejudice viene manipolato nei vari sequel, prequel, mash-up, riscritture, ecc. Purtroppo, Old Friends & New Fancies di Sybil Brinton (il primo libro di questo genere nella storia) non è piaciuto molto all'autrice - mentre per me è stata una lettura molto piacevole, soprattutto se si pensa che l'autrice ha involontariamente fondato un genere letterario di enorme successo e non aveva alcun termine di paragone per misurare la propria opera.

E dopo un capitolo interamente dedicato alle edizioni illustrate succedutesi nel tempo (in cui ci si rende conto dello straordinario e sempreverde potere evocativo di questo romanzo), segue l'imperdibile capitolo sugli adattamenti per il cinema, la tv ed il teatro, dove la Fullerton studiosa cede il passo alla Fullerton appassionata spettatrice.
Il primo adattamento citato è quello italiano, prodotto dalla neonata RAI del 1957. Chi come me lo conosce sa bene che si tratta di un adattamento molto libero, scombinatissimo e decisamente "antico" che ben poco assomiglia all'originale - anche se mi spiace che la Mrs Bennet di Elsa Merlini sia definita una "Lucrezia Borgia" (quale Lucrezia? Il falso mito dell'avvelenatrice di mariti o il personaggio storico, raffinata politica e mecenate? Non vedo nessuna delle due in questa Mrs Bennet semplicemente, ahimé, "molto italianamente" esagitata...).  Per nostra fortuna, in seguito abbiamo capito che gli sceneggiati austeniani è meglio lasciarli fare agli Inglesi!

Tra precisione accademica e divulgazione, studio del fenomeno Pride & Prejudice e opinioni personali da vera Janeite, questo libro di Susannah Fullerton coinvolge direttamente chi legge ed alimenta in modo molto virtuoso un consumo più consapevole di questa meravigliosa, insostituibile droga letteraria, che ci rende felici da 200 anni.
Un gioiellino immancabile nella libreria di ogni Janeite (magari anche in italiano...).

Scheda del libro:
FULLERTON, Susannah
Happily Ever After

Celebrating Jane Austen's Pride and Prejudice
Copertina rigida, 240 pagine
Prima edizione: 03/01/2013
ISBN: 9780711233744
70 illustrazioni a colori e in bianco e nero

- Pagina del libro sul sito di Frances Lincoln Publishers
- Anteprima su Amazon.uk

Sinossi:

In 2013 Jane Austen's Pride and Prejudice turns 200. Again and again in polls conducted around the world, it is regularly chosen as the favourite novel of all time. Read and studied from Cheltenham to China, there are Jane Austen Societies from Boston to Buenos Aires, dedicated to sharing the delights of Jane Austen's masterpiece.
Here is the tale of how Pride and Prejudice came to be written, its first reception in a world that didn't take much notice of it and then its growing popularity. As well as discussing the famous characters – sex-symbol Mr Darcy, charming heroine Elizabeth Bennet, and the superb range of comic characters who make readers laugh again and again – Susannah Fullerton looks at the style of the novel – its wicked irony, its brilliant structuring, its revolutionary use of the technique known as 'free indirect speech'.
Readers through the years have both loved the book and hated it – the reactions of writers, politicians, artists and explorers can tell us as much about the reader as they do about the book itself. Pride and Prejudice has morphed into many strange and interesting forms – screen adaptations, sequels, prequels and updates. Happily Ever After explores these, and the wilder shores of zombies, porn, dating manuals, T-shirts, tourism and therapy.




Gruppo di Lettura Pride & Prejudice BicentenaryTappa 2

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Con questo tè delle cinque, apriamo nuovamente our own darling child, il nostro caro bambino, Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), per scoprire che cosa accade dopo l'entrata in scena di due uomini assai diversi tra loro, Mr. Collins e Mr. Wickham, ma accomunati da almeno una caratteristica: è impossibile restare indifferenti alla loro presenza!

Gruppo di Lettura
del Bicentenario di
Pride & Prejudice 
(Orgoglio e Pregiudizio)




Avete rispettato la tappa? O non avete resistito al fascino di questo romanzo ed avete già divorato altri capitoli? Oppure state scalpitando per riprendere la lettura?...
Dunque, senza indugi cominciamo la Seconda Tappa!

Ma prima, come la volta scorsa, un breve promemoria:
- c'è sempre il GiveAway dell'audiolibro Emons, Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi, al quale ci si può iscrivere fino al 25 gennaio;
- nel salotto qui accanto, Old Friends & New Fancies, domani inizierà un GdL parallelo, per leggere Mr Darcy's Diary di Amanda Grange (link al post con tutti i dettagli)

Di seguito, i dettagli di questa seconda tappa.



Calendario
Stiamo leggendo il romanzo suddiviso in 4 tappe settimanali. 
☞ prima tappa: 28/12/12 capitoli 1-15 (Vol. I fino a cap.15)
☞ seconda tappa: 04/01/13 capitoli 16-30 (Vol. I capp. 16-23 + Vol. II capp. 1-7)
☞ terza tappa: 11/01/13 capitoli 31-42 (Vol. II capp. 8-19)
☞ quarta tappa: 18/01/13 capitoli 43-61 (Vol. III completo)
☞ Commento finale: 25/01/13
☞ proclamazione vincitore Giveaway: 26/01/12

Questa settimana
☞ seconda tappa: 04/01/13 capitoli 16-30 (Vol. I capp. 16-23 + Vol. II capp. 1-7)

Svolgimento
Ogni settimana ci ritroveremo qui per un tè di inizio tappa: a partire da quel momento, nello spazio dei commenti potrete inserire tutto ciò che vi viene in mente durante la lettura dei capitoli previsti dalla tappa.
Poche raccomandazioni:
- non anticipate alcun commento riguardante i capitoli delle tappe successive;
- se non resistete e proseguite la lettura dei capitoli della tappa successiva, nessun problema: annotate le vostre impressioni e scrivetele nel post di tappa quando sarà pubblicato;
- se siete in ritardo, non preoccupatevi, ma ricordate di commentare nella tappa relativa ai capitoli che state leggendo.

Come iscriversi al GdL (e al GiveAway)
La partecipazione è sempre aperta perciò potete unirvi a noi anche a lettura iniziata. 
L'importante, prima di commentare, è iscriversi al post di inaugurazione (Un mese con Orgoglio e Pregiudizio: Gruppo di Lettura e Giveaway! del 6 dic. 2012).

Chiunque sia iscritto al GdL partecipa al Giveaway. A due sole, semplici, condizioni:
- essere un lettore fisso di questo blog;
commentare almeno una volta una delle tappe del Gruppo di Lettura.
Il 26 gennaio sapremo chi sarà il fortunato vincitore dell'audiolibro di Emons, Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi.

Anche questo tè è pronto..

Entriamo nuovamente nel libro - o meglio, a casa degli zii Phillips, a Meryton, dove le nipoti sono appena arrivate, in compagnia dell'ineffabile Mr Collins,



e dove Lizzy scoprirà grazie all'affascinante Mr Wickham i retroscena sorprendenti sul suo strano incontro con l'insopportabile Mr Darcy...




Mr Darcy's Diary di Amanda Grange Il Gruppo di Lettura parallelo su OF&NF

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Ad accompagnarci nella lettura (in molti casi: rilettura) di Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), è iniziato sabato 5 gennaio il Gruppo di Lettura parallelo che il "salotto accanto", cioè il blog gemello Old Friends & New Fancies (OF&NF), dedica a Mr. Darcy's Diary, di Amanda Grange, per festeggiare anche con le "new fancies" questo importante Bicentenario. 

Vi invito a non perdere l'occasione di seguire la vicenda del capolavoro di Jane Austen attraverso gli occhi di Mr. Darcy in un'esperienza piacevolissima di lettura "con testo a fronte", con questo

Gruppo di Lettura
Mr. Darcy's Diary 
di Amanda Grange
su Old Friends & New Fancies


Il testo è, manco a dirlo, in inglese (ma un inglese scorrevolissimo, abbordabile anche da chi ha poca esperienza con letture in questa bella lingua). A margine di questa considerazione, non posso fare a meno di rammaricarmi di due fatti.
Il primo: di Amanda Grange, finora, è stato tradotto in italiano il suo romanzo meno significativo e peggio riuscito, Mr. Darcy, Vampyre.
Il secondo: il Diary è invece già stato prontamente tradotto in francese, lo scorso novembre.
Non posso fare a meno, dunque, neppure di lanciare un appello alla casa editrice di Mrs. Grange in Italia, TEA, affinché possa tradurre quanto prima i suoi riuscitissimi Diaries (uno per ogni protagonista maschile dei romanzi), a cominciare ovviamente da questo.

Gruppo di Lettura Pride & Prejudice BicentenaryTappa 3

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Il terzo tè delle cinque dedicato alla (ri)lettura di Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), ci riporta a Rosings e alla vicina canonica di Hunsford dove un Mr. Collins agitatissimo ha passato un'intera mattinata di passione in attesa di vedere profilarsi all'orizzonte due gentiluomini illustri in visita alla sua mai troppo adulata patronessa, Lady Catherine de Bourgh.
L'ennesimo colpo di scena di questo romanzo vorticoso come i balli di cui ci racconta è, infatti, l'arrivo di Mr. Darcy e del Colonnello Fitzwilliam in visita alla zia. Ma le sorprese non sono certo finite...

Gruppo di Lettura
del Bicentenario di
Pride & Prejudice 
(Orgoglio e Pregiudizio)




Come resistere al ritmo incalzante della narrazione, con questo ritorno in scena di Mr. Darcy dopo la lunga pausa invernale? Si incominci subito la Terza Tappa!

Prima, il solito doveroso promemoria:
- c'è sempre il GiveAway dell'audiolibro Emons, Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi, al quale ci si può iscrivere fino al 25 gennaio;
- nel salotto qui accanto, Old Friends & New Fancies, è incorso il GdL parallelo, per leggere Mr Darcy's Diary di Amanda Grange (link ai post delle Tappe)

Di seguito, i dettagli di questa Terza Tappa.



Calendario
Stiamo leggendo il romanzo suddiviso in 4 tappe settimanali. 
☞ prima tappa: 28/12/12 capitoli 1-15 (Vol. I fino a cap.15)
☞ seconda tappa: 04/01/13 capitoli 16-30 (Vol. I capp. 16-23 + Vol. II capp. 1-7)
☞ terza tappa: 11/01/13 capitoli 31-42 (Vol. II capp. 8-19)
☞ quarta tappa: 18/01/13 capitoli 43-61 (Vol. III completo)
☞ Commento finale: 25/01/13
☞ proclamazione vincitore Giveaway: 26/01/12

Questa settimana
☞ terza tappa: 11/01/13 capitoli 31-42 (Vol. II capp. 8-19)

Svolgimento
Ogni settimana ci ritroveremo qui per un tè di inizio tappa: a partire da quel momento, nello spazio dei commenti potrete inserire tutto ciò che vi viene in mente durante la lettura dei capitoli previsti dalla tappa.
Poche raccomandazioni:
- non anticipate alcun commento riguardante i capitoli delle tappe successive;
- se non resistete e proseguite la lettura dei capitoli della tappa successiva, nessun problema: annotate le vostre impressioni e scrivetele nel post di tappa quando sarà pubblicato;
- se siete in ritardo, non preoccupatevi, ma ricordate di commentare nella tappa relativa ai capitoli che state leggendo.

Come iscriversi al GdL (e al GiveAway)
La partecipazione è sempre aperta perciò potete unirvi a noi anche a lettura iniziata. 
L'importante, prima di commentare, è iscriversi al post di inaugurazione (Un mese con Orgoglio e Pregiudizio: Gruppo di Lettura e Giveaway! del 6 dic. 2012).

Chiunque sia iscritto al GdL partecipa al Giveaway. A due sole, semplici, condizioni:
- essere un lettore fisso di questo blog;
commentare almeno una volta una delle tappe del Gruppo di Lettura.
Il 26 gennaio sapremo chi sarà il fortunato vincitore dell'audiolibro di Emons, Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi.

I dolcetti per il tè sono appena sfornati..

Prepariamoci ad accompagnare la nostra Elizabeth ad una movimentata serata di Pasqua a Rosings dove, tra un'esecuzione al pianoforte e piacevoli conversazioni con il simpatico Colonnello Fitzwilliam,



il suo spirito arguto sarà nuovamente impegnato in molte sfide in punta di fioretto con l'arrogante padrona di casa e, soprattutto, con il suo degnissimo nipote...


La prima dichiarazione letta da Matthew Mac Fadyen

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Matthew Mac Fadyen ha prestato al Mr. Darcy di Joe Wright, nel film Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) del 2005, non solo il suo bell'aspetto e la sua bravura di attore ma anche la sua indimenticabile, bellissima, impareggiabile voce
Da quando guardai questo film per la prima volta in versione originale, non ho più avuto alcun dubbio: da quel momento, nella mia mente (e nei miei sogni) ogni singola parola pronunciata da Mr. Darcy ha sempre questo suono. Per me, la voce di Matthew Mac Fadyen è, senza dubbio, la voce di Mr. Darcy.

Nel 2010, grazie alla famosa radio britannica Classic FM, Matthew ha regalato a noi tutti la possibilità di ascoltare la sua voce leggere proprio Pride & Prejudice, anche se solo limitatamente all'intensissima scena della prima dichiarazione di Darcy ad Elizabeth, a Hunsford.
Anche se preferisco che Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) sia letto da una voce femminile, devo ammettere che questo assaggio mi lascia sempre il vivo desiderio di ascoltare l'intero romanzo letto da questo attore.

Per chi non ha mai audioletto un libro, o per chi non ha mai osato affrontare la lettura di questo romanzo in originale, o per chi semplicemente ha voglia di sentire questa fatidica prima dichiarazione di matrimonio letta dalla viva voce di Mr. Darcy, ecco l'occasione giusta in questo mese del Bicentenario.



Nei primi due video, la scena è divisa in due parti e c'è la possibilità di seguirne il testo (facilitando la comprensione). Il terzo video contiene l'intera lettura, ma senza testo.

Una sola avvertenza prima di lasciarvi all'ascolto. Questa voce può creare un'irrimediabile dipendenza nonché perdite improvvise e totali della capacità di intendere e di volere... ma vi regala un sogno ad occhi aperti e una lettura quanto mai evocativa.
Come non ripensare alle parole di Mrs. Gardiner?...
[...] there is something pleasing about his mouth when he speaks, [...]
[...] c'è qualcosa di piacevole nella sua bocca quando parla, [...]

Matthew Mac Fadyen 
reads 
Pride & Prejudice: the first proposal 

...Are you sitting comfortably? Then we'll begin...

☞ Prima parte:


☞ Seconda parte:


☞ Lettura completa, senza il testo:


☞ Itunes rende disponibili gratuitamente due podcast: l'intervista (traccia 1) che precede la lettura, e la lettura (traccia 4).
☞ Per ascoltare tutto ciò che ha avuto l'onore di essere abbellito dalla voce di  Matthew Mac Fadyen, vi consiglio una pagina interamente dedicata alla sua voce sul sito Darcylicious.
☞ il sito di Classic FM

My name is LizzyS and I am LBD-addicted! Ovvero: Pride & Prejudice nella Rete con The Lizzie Bennet Diaries

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Oggi, vi invito ad un tè mattutino specialissimo, nel salotto qui accanto, Old Friends & New Fancies, insieme alle mie care amiche LizzyGee (Gabriella) e LizzyP (Petra/Miss Claire), per raccontarvi la mia esperienza di entusiasta spettatrice della nuovissima, modernissima, azzeccatissima web series The Lizzie Bennet Diaries, che sto seguendo fedelmente ed appassionatamente da alcuni mesi.

Questo adattamento del romanzo di Jane Austen a quanto di più moderno ci sia, la Rete ed i Social Media, perfettamente riuscito e ormai diventato un fenomeno mondiale, dimostra alla grande quanto quest'opera sia attuale - no, meglio: travalichi i limiti del tempo e dello spazio e conservi tutta la sua forza ed il suo fascino persino nel mondo virtuale!
Praticamente, il miglior modo per omaggiare Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) e la sua geniale Autrice, Jane Austen, in questo anno del Bicentenario.

[...Ma sul serio quest'opera ha 200 anni?... Noooo! Ma se è in pieno svolgimento proprio adesso, su YouTube!... ;-) ]

Venite, vi faccio strada.
...Mie Lizzies, è permesso?...



Gruppo di Lettura Pride & Prejudice BicentenaryTappa 4

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Poster di Pemberley Pond
Siamo nella carrozza che sta riportando Lizzy e gli zii Gardiner alla loro locanda a Lambton, dopo una memorabile visita a Pemberley - che apre questa Quarta Tappa, e la cui scoperta è un piacere tale che mi asterrò dall'anticipare qualunque commento in questa introduzione, preferendo andare fino a qualche capitolo dopo...
Zia e nipote stanno chiacchierando diffusamente di tutto e di tutti coloro che hanno incontrato, come si conviene - "tranne che di lui"... Lui, intanto, nella sua Pemberley, ha appena ridotto ai minimi termini l'ennesimo attacco che quella iena da salotto di Caroline Bingley ha condotto assai maldestramente contro Lizzy.
A questo punto della vicenda, siamo già catturati dall'evidenza: le incomprensioni sono risolte, i pregiudizi e gli orgogli svaniti, la crescita interiore che i due ex antagonisti stanno percorrendo individualmente li porta sempre più vicini.
Ma li aspetta un'ultima prova...

Gruppo di Lettura
del Bicentenario di
Pride & Prejudice 
(Orgoglio e Pregiudizio)




Le lettere hanno un ruolo fondamentale nella narrazione, possono introdurre personaggi o svelare retroscena e caratteri. Ora, al cap. 46 di questa tappa, ben due lettere inviate da Jane attendono Lizzy a Lambton. Andiamo subito a leggere come, dopo i paradisiaci capitoli dedicati alla scoperta di Pemberley e delle bellezze che contiene, queste due lettere, apparentemente insignificanti, possono adombrare la vacanza di Lizzy! E diamo il via alla Quarta ed ultima Tappa!

Ancora una volta, il solito doveroso promemoria:
- c'è sempre il GiveAway dell'audiolibro Emons, Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi, al quale ci si può iscrivere fino al 25 gennaio;
- nel salotto qui accanto, Old Friends & New Fancies, è incorso il GdL parallelo, per leggere Mr Darcy's Diary di Amanda Grange (link ai post delle Tappe)

Il Gruppo di Lettura non finisce qui! Il 25 gennaio ci ritroviamo per un condividere i nostri pensieri in libertà su questa (ri)lettura in un commento finale. 

Intanto, ecco i dettagli di questa Quarta ed ultima Tappa. 




Calendario
Stiamo leggendo il romanzo suddiviso in 4 tappe settimanali. 
☞ prima tappa: 28/12/12 capitoli 1-15 (Vol. I fino a cap.15)
☞ seconda tappa: 04/01/13 capitoli 16-30 (Vol. I capp. 16-23 + Vol. II capp. 1-7)
☞ terza tappa: 11/01/13 capitoli 31-42 (Vol. II capp. 8-19)
☞ quarta tappa: 18/01/13 capitoli 43-61 (Vol. III completo)
☞ Commento finale: 25/01/13
☞ proclamazione vincitore Giveaway: 26/01/12

Questa settimana
☞ quarta tappa: 18/01/13 capitoli 43-61 (Vol. III completo)

Svolgimento
Ogni settimana ci ritroveremo qui per un tè di inizio tappa: a partire da quel momento, nello spazio dei commenti potrete inserire tutto ciò che vi viene in mente durante la lettura dei capitoli previsti dalla tappa.
Poche raccomandazioni:
- non anticipate alcun commento riguardante i capitoli delle tappe successive;
- se non resistete e proseguite la lettura dei capitoli della tappa successiva, nessun problema: annotate le vostre impressioni e scrivetele nel post di tappa quando sarà pubblicato;
- se siete in ritardo, non preoccupatevi, ma ricordate di commentare nella tappa relativa ai capitoli che state leggendo.

Come iscriversi al GdL (e al GiveAway)
La partecipazione è sempre aperta perciò potete unirvi a noi anche a lettura iniziata. 
L'importante, prima di commentare, è iscriversi al post di inaugurazione (Un mese con Orgoglio e Pregiudizio: Gruppo di Lettura e Giveaway! del 6 dic. 2012).

Chiunque sia iscritto al GdL partecipa al Giveaway. A due sole, semplici, condizioni:
- essere un lettore fisso di questo blog;
commentare almeno una volta una delle tappe del Gruppo di Lettura.
Il 26 gennaio sapremo chi sarà il fortunato vincitore dell'audiolibro di Emons, Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi.

Versiamoci una tazza di tè e, 
dopo aver conosciuto il mondo di Pemberley,
apriamo le lettere insieme a Lizzy...

...e a Darcy, giunto inaspettatamente alla locanda. Perché? 



...Non c'è modo di saperlo: le notizie da Longbourn sconvolgono Lizzy e cambiano nuovamente il corso degli eventi! No... proprio adesso che...


Jennifer Ehle (Lizzy) e Colin Firth (Mr. Darcy), Pride & Prejudice, BBC 1995

Gruppo di Lettura Pride & Prejudice BicentenaryCommento Finale

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The Oxford Illustrated edition, a cura di  R. W. Chapman
Fine. The End.
Eccoci davanti ad un classico lieto fine, sì, ma non è questo che importa in un romanzo del genere, semmai ad appassionare è esattamente come siamo arrivati a questo lieto fine, attraverso quale percorso narrativo ed emozionale... E a rattristare è proprio la parola fine!
Quando si chiude un libro che ci ha appassionato tanto, il piacere di aver compiuto un viaggio meraviglioso si accompagna al dispiacere di essere giunti al termine.
Questo è particolarmente vero nel caso di Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), del quale sembra sempre di non averne mai abbastanza.
Anche grazie al modo in cui proprio la sua Autrice ha architettato l'ultimo capitolo....



Il cap. 61 si apre esattamente là dove si era aperto l'intero libro, cioè sul matrimonio e la missione di Mrs Bennet: se all'inizio era solo un pio desiderio da realizzare con ogni mezzo, ora è finalmente realizzato nel migliore dei modi perché Mrs Bennet vede assai ben sistemate le due figliole più grandi (sa già che da questo deriveranno in modo del tutto spontaneo uguali delizie anche per le due rimaste nubili).
E qui il capitolo prosegue con un epilogo. Che però non è esattamente un epilogo.
Jane Austen è stata davvero abile nel dipingere il "dopo" di queste sue creature. No, non perché ci abbia dato un quadro completo della vita di Elizabeth e Darcy e di tutti i loro amici e parenti, come sembrerebbe leggendo questo "epilogo".

Greer Garson e Laurence Olivier (R.Z.Leonard, 1940)

Al contrario: proprio perché ci ha concesso solo qualche sguardo di straforo, qua e là, senza troppi particolari, dipingendo brevi scene con qualche pennellata sapiente, ha solleticato ulteriormente la nostra curiosità.
Elizabeth Garvie e David Rintoul (BBC, 1980)
Si potrebbe dire che lei stessa, con questa generosità così parsimoniosa, abbia gettato le basi per la nascita delle opere che da almeno un secolo (cioè da quel Old Friends & New Fancies di Sybil Brinton del 1913) si divertono a colmare gli enormi vuoti che lei, Jane Austen, ha lasciato in balìa della nostra immaginazione.

Jennifer Ehle e Colin Firth (BBC, 1995)
Del resto, secondo quanto riferito da James Edward, il nipote biografo, lei stessa nel corso degli anni aveva raccontato che cosa ne era stato di alcune di queste sue creature, a dimostrazione del fatto che neppure lei riusciva a smettere di vivere in simbiosi con le sue "creature" dopo la parola fine, felicemente catturata dal suo stesso stratagemma!


Keira Knightley e Matthew Mac Fadyen (Joe Wright, 2005)

Ma resistiamo ancora un poco all'irrefrenabile desiderio di scrivere il nostro personalissimo sequel  (o prequel, o riscrittura o qualunque altra variante ci ispiri la fantasia) - e poi, magari, di ricominciare tutta l'avventura da capo - e restiamo dentro al confortevole abbraccio di  Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) per condividere un 

Commento finale
del
Gruppo di Lettura
del Bicentenario di
Pride & Prejudice 
(Orgoglio e Pregiudizio)



sull'intero romanzo (cosa rappresenta per voi, cosa vi colpisce di più, scene memorabili, citazioni, ecc.), su questa lettura in particolare (avete scoperto qualcosa di nuovo, notato dettagli che prima erano sfuggiti, fatto riflessioni nuove, provato emozioni diverse) o sull'esperienza del Gruppo di lettura, che solitamente arricchisce l'esperienza individuale.
In proposito, per quanto possa sembrare scontato, voglio ringraziare vivamente coloro che hanno partecipato al GdL perché hanno dato vita ad uno scambio costante, vivace, appassionato e soprattutto approfondito, dove ogni considerazione ha sondato in lungo e in largo ogni aspetto del romanzo.
Ringrazio anche tutti coloro che, pur non partecipando al GdL, hanno lasciato qualche sporadico commento o hanno comunque assistito alle nostre chiacchierate leggendo i nostri commenti.

Vi ricordo che:
☞  i commenti sono sempre aperti, su ogni post del GdL (perciò, se siete in ritardo, non preoccupatevi!)
☞  questo post è l'ultima occasione per partecipare al Giveaway abbinato a questo Gruppo di Lettura.
Alle 24:00 di oggi, infatti, le iscrizioni saranno chiuse e domani sapremo chi potrà ricevere in regalo una copia dell'audiolibro Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi, edito da Emons Audiolibri.


Vi aspetto domani 
per la proclamazione del vincitore del Giveaway!

Ma non finisce qui!
☞ Vi aspetto per un altro Gruppo di Lettura tra un anno, nel 2014, per festeggiare un altro splendido Bicentenario, quello di Mansfield Park pubblicato l'8 maggio 1814. 

E nel frattempo, continueremo a gustarci i nostri tè delle cinque...


Per saperne di più:
☞  recensione di Old Friends & New Fancies di Sybil G. Brinton
☞  venite a trovare me e le mie care Lizzies (LizzyGee/Gabriella e LIzzyP/Petra-MissClaire) nel salotto qui accanto, cioè il blog dedicato ai "derivati" austeniani e ispirato proprio al primo romanzo di questo genere della storia: Old Friends & New Fancies

Giveaway del Gruppo di Lettura Pride & Prejudice Bicentenary Chi ha vinto?

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E dopo le piacevoli tappe del Gruppo di Lettura, eccoci giunti al traguardo e alla premiazione di chi, tra coloro che hanno partecipato, sarà così fortunato da vincere il Giveaway abbinato al GdL e potrà festeggiare i 200 anni di Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) con una vera chicca per chiunque apprezzi questo capolavoro di Jane Austen:


Audiolibro
Orgoglio e Pregiudizio
letto da 
Paola Cortellesi


offerto da Emons Audiolibri

Prepariamoci in gran spolvero al Gran Ballo del vincitore che si terrà a Pemberley mentre ricapitoliamo le regole. E poi, una volta radunati nelle sale della splendida dimora dei coniugi Darcy, procediamo senza indugi all'estrazione e ad un brindisi...



☞  Regole per partecipare al Giveaway

Chiunque si sia iscritto al GdL sul post di iscrizione ) partecipa al Giveaway. A due sole, semplici, condizioni:
- essere un lettore fisso di questo blog;
commentare almeno una volta una delle tappe del Gruppo di Lettura.

☞  Estrazione a sorte
(Affidata a Random.org)
Ecco l'elenco dei partecipanti in ordine di commento al post succitato:


Ed ora, rullo di tamburi per sapere chi ha vinto...


(Random.org è sincronizzato sul fuso orario UTC, corrispondente al GMT, quindi un'ora indietro rispetto all'Italia vedi foto. Al momento dell'estrazione, dunque, erano le 00.29 del 26/01/13)

Gwen1984
Congratulazioni!

Come avrete notato, in questa occasione ho scelto di non fare indicare ai partecipanti il proprio indirizzo e-mail nei commenti di iscrizione per poter garantire maggiore riservatezza.
Per questo, chiedo a Gwen1984 di contattarmi tramite e-mail per poter organizzare l'invio dell'audiolibro da parte di Emons.

Ringrazio vivamente chi ha partecipato al GdL e a questa estrazione finale 
e soprattutto 
Emons Audiolibri 
per la gentilissima e preziosa collaborazione!



Il prossimo appuntamento è lunedì 28 gennaio per festeggiare il
Bicentenario di Pride & Prejudice/Orgoglio e Pregiudizio
con un tè di mezzanotte davvero speciale!

"Oggi sento che devo scriverti." Jane annuncia a Cassandra la pubblicazione di Pride & Prejudice

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Quando arriva questo giorno, ogni anno, non posso fare a meno di ripensare alle circostanze che Jane stessa racconta all'amata sorella Cassandra in una delle sue memorabili, brillantissime, baldanzose lettere, scritta il 29 gennaio 1813 esattamente il giorno dopo la fatidica pubblicazione di Pride & Prejudice.

Sì, finalmente il nuovo romanzo di Jane è pubblicato!  
L'annuncio che indica l'uscita di Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), By a LadyThe Author of Sense & Sensibility (Autore di Ragione e Sentimento), in tre volumi, per 18 scellini, appare oggi, 28 gennaio 1813, nei giornali londinesi The Morning Chronicle (nella rubrica “Books Published This Day”, Libri pubblicati oggi)

La pagina in cui compare l'annuncio (il quarto nella colonna di sinistra) e da cui sono tratti i particolari dell'immagine in testa a questo articolo

The Morning Post, dove l'annuncio si trova in seconda pagina, ed è  il secondo, nella terza colonna.

(per le immagini dei due giornali, ringrazio sentitamente Giuseppe Ierolli)

Non provo nemmeno ad immaginare il suo stato d'animo.
Ma per farmi un'idea dei suoi pensieri, delle sue emozioni, mescolate ai gesti ed alle attività della sua vita quotidiana di quei giorni, ogni anno rileggo la lettera a Cassandra del 29 gennaio che contiene il racconto di quanto avviene in questi due giorni. E mi sembra di vederla...



A noi tutti, credo, piace immaginarla per sempre così, intenta a scrivere, lievemente curva sul suo tavolino, davanti alla finestra dell'amata casa di Chawton, in piena luce.

Il tavolino di Jane nella drawing room di Chawton Cottage
Foto di Petra Zari/Miss Claire, 13 giugno 2012

Il 29 gennaio Jane è lì, e come sempre scrive. Forse, sotto il foglio ruvido su cui sta prendendo forma la lettera per Cassandra c'è anche qualche foglio di Mansfield Park, il nuovo romanzo (che finirà tra qualche mese, a luglio). Il fruscio della penna sul foglio ruvido è musica per le sue orecchie. Che però colgono anche altri suoni...
La donna che scrive è immersa nei rumori, negli odori, nei movimenti della vita quotidiana che le scorre davanti, tra l'interno, la drawing room in cui si trova lei stessa, e l'esterno, l'incrocio della Winchester Road che le si apre davanti agli occhi, oltre la vetrata di quella provvidenziale finestra (la sua televisione in tempo reale!). Il traffico è intenso tanto qui quanto lì. E tra una faccenda da sbrigare ed un saluto, la lettera si compone.
E ci racconta che cosa accade in concomitanza della pubblicazione di Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio)...


La prima edizione di Pride  & Prejudice

(Nota: il testo della lettera e le note sono tratti dalla traduzione di Giuseppe Ierolli, jausten.it. Il link è in fondo alla pagina)

Chawton venerdì 29 gen.
Spero che mercoledì sera tu abbia ricevuto da Mr J. Bond il mio pacchettino, mia cara Cassandra, e che tu sia pronta a riavere mie notizie domenica, perché oggi sento che devo scriverti. Il tuo pacchetto è arrivato sano e salvo e tutto sarà consegnato come si deve. Grazie per il biglietto. Dato che in quel momento non avevi avuto mie notizie sei stata molto buona a scrivere, ma presto non sarò più in debito con te. - 
Voglio dirti che ho avuto il mio adorato Bambino da Londra; 
sì, my own darling childè lui, Pride & Prejudice! E' ovvio che oggi Jane senta un irrefrenabile desiderio di condividere questo avvenimento con l'amata sorella Cassandra.
mercoledì ne ho ricevuta una Copia, mandata tramite Falknor, 
si riferisce alla Falknor's Coach, la diligenza di Londra
con tre righe di Henry 
ovviamente, si riferisce al caro fratello Henry Austen, complice provvidenziale delle pubblicazioni di Jane
per dire che ne aveva data un'altra a Charles, 
questo è il più giovane dei fratelli Austen, quel Charles che negli anni fece un'importante carriera nella Royal Navy, partecipando alle guerre contro Napoleone e diventando contrammiraglio (l'altro fratello in Marina era Francis, anch'egli divenuto alto ufficiale).
e ne aveva mandata una 3ª con la Diligenza per Godmersham; proprie le due Copie che ero meno ansiosa di collocare. Gli ho scritto immediatamente per pregarlo di mandarmi le mie altre due Copie, a meno che non avesse voglia di prendersi il disturbo di inoltrarle direttamente a Steventon e a Portsmouth - ma non avevo idea che lasciasse Londra prima di oggi; - da quello che mi dici comunque è partito prima che scrivessi la Lettera. L'unico guaio è il ritardo, non si può più fare nulla fino al suo ritorno. Dillo a James e Mary, con i miei affettuosi saluti. Nel tuo interesse sono ben contenta che sia andata così, dato che poteva essere spiacevole per te essere nei Paraggi al primo impatto con la faccenda. 
Non è chiaro a cosa si riferisca questa "faccenda". Un fatto è certo: le sue opere circolano abbondantemente all'interno della cerchia di parenti e amici.
Ma ciò che più importa, ora, è la riga che sta per scrivere...
- L'Annuncio è per la prima volta sul nostro giornale di oggi; 
L'annuncio si riferisce ovviamente a quello riguardante Pride & Prejudice apparso il giorno precedente, 28 gennaio, sui giornali citati all'inzio del post.
La più autorevole studiosa di Jane Austen, Deirdre Le Faye, che ha curato quella che è finora la migliore edizione delle lettere attualmente disponibile (la stessa utilizzata da Giuseppe Ierolli per la sua traduzione), in questo punto scrive:
"Nei due giornali locali del 29 gennaio, Hampshire Chronicle e Hampshire Telegraph, non c'è traccia dell'annuncio, che invece è nel Morning Chronicle di giovedì 28 gennaio, nella sezione «Libri pubblicati oggi»; si può presumere che i giornali di Londra arrivassero a Chawton il giorno successivo."
Aggiungo soltanto che l'annuncio è, come abbiamo visto, anche sul Morning Post dello stesso giorno: comprensibilmente, l'editore ha cercato di dare maggiore visibilità possibile alla nuova uscita.
18 scellini - Dovrà chiedere 1 sterlina e 1 scellino per i prossimi due e 1 sterlina e 8 scellini per il più stupido di tutti i miei.
Jane riflette sul prezzo dei suoi libri e fa riferimento a quelli futuri. Per cogliere meglio queste riflessioni, riporto la nota di traduzione di Giuseppe:
Chapman annota: "JA si aspetta un crescendo di prezzo e stupidità. Di fatto, temeva che Emma sarebbe stato considerato 'inferiore quanto a buonsenso' rispetto a Mansfield Park. Non sappiamo dove avrebbe collocato Persuasion."

Ed ora, attenzione a cosa sta per raccontare!
- Scriverò a Frank, affinché non pensi di essere stato trascurato. Miss Benn era a pranzo da noi proprio il giorno dell'arrivo del Libro, e nel pomeriggio ci siamo completamente dedicate a esso e le abbiamo letto la metà del 1° volume - premettendo che essendo state informate da Henry che quest'opera sarebbe stata presto pubblicata gli avevamo chiesto di mandarcela non appena uscita - e credo che ci abbia creduto senza sospettare nulla. 
Miss Mary Benn, vicina di casa delle Austen con cui è in ottimi rapporti, è stata definita da Susannah Fullerton, nel suo libro Happily Ever After, the most fortunate woman in England (la donna più fortunata d'Inghilterra) perché, secondo quanto si legge qui, è the very first member of the public to read Pride & Prejudice (la primissima persona del pubblico a leggere Orgoglio e Pregiudizio). E prosegue: She died without ever knowing who had written it, and that she had heard it from the lips of its author. (Morì senza nemmeno sapere chi l'avesse scritto, e che lo aveva ascoltato dalle labbra della sua autrice).
- Si è divertita, povera anima! che non potesse che essere così lo sai bene, con due persone del genere a condurre il gioco; ma sembra davvero ammirare Elizabeth. Devo confessare che io la ritengo la creatura più deliziosa mai apparsa a stampa, e come farò a tollerare quelli a cui non piacerà almeno lei, non lo so proprio.
Ah, che meravigliosa dimostrazione di affetto per la sua splendida eroina! Come non essere d'accordo con lei?
- Ci sono alcuni dei soliti errori - e un "disse lui " o un "disse lei" avrebbero talvolta reso il Dialogo più immediatamente chiaro - ma "Io non scrivo per quegli stupidi Folletti"
"Che non hanno in sé un bel po' d'Ingegno." 
Fa riferimento ai versi di Sir Walter Scott nel Marmion.
Il 2° volume è più corto di quanto avrei voluto - ma la differenza non è in realtà così grande come sembra, visto che in questa parte c'è una maggiore percentuale di Narrazione. Tuttavia ho sfrondato e tagliato così bene che nel complesso immagino sia alquanto più corto di S. & S. Ora cercherò di scrivere su qualcos'altro; - sarà su un argomento completamente diverso... 
E qui Jane chiede alcune informazioni riguardanti, con tutta probabilità, alcuni temi e riferimenti che ha inserito in Mansfield Park.

In breve, la sua mente fervida non riusce a fermarsi per un solo istante. Non solo l'abbiamo vista abbandonarsi ai sentimenti che le suscita il grande evento ma anche soffermarsi  a valutare criticamente la sua opera appena pubblicata e continuare a lavorare a quella che sta scrivendo.
In seguito, Jane affiderà altre bellissime riflessioni alle lettere a Cassandra, a proposito del suo darling child. Ma ne parleremo in altra occasione.

Foto di Petra Zari/Miss Claire, 13 giugno 2012

Per ora, in questa giornata memorabile, di omaggio e di festeggiamento, mi fermo anch'io per un brindisi con il mio tè preferito, lasciandovi il piacere di seguire le vicende quotidiane di Jane ai tempi della pubblicazione di Pride & Prejudice direttamente alla pagina della lettera sul sito di Giuseppe Ierolli jausten.it. La troverete con il testo a fronte: cogliete l'occasione, se potete, per godere del bellissimo inglese di Jane!

Per saperne di più:
☞  tutto su Chawton, la casa di Jane Austen nello Hampshire, oggi Museo.
☞  Così nacque my own darling child, Pride & Prejudice è un post sulla genesi del romanzo
☞  Jane e le sue creature dopo la parola fine: Elizabeth Bennet è un post sulle parole della stessa Jane Austen a proposito della sua amata protagonista.

Buon Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio a tutti!

Come festeggerete questa giornata?
Raccontatelo nei commenti.
Io mi dividerò tra questa sala da tè ed il salotto di 
dove trovate la mia "tabella di marcia" insieme a quelle di LizzyGee e LizzyP.

Jane Austen va a Bollywood - e si diverte un mondo! Bride & Prejudice (Matrimoni & Pregiudizi)

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Questa recensione era appena stata preparata quando dall'India sono arrivate alcune notizie che hanno colpito l'opinione pubblica. Ho atteso che le acque si calmassero, temendo che la leggerezza di questo post potesse stridere irrispettosamente con i drammi in corso. 
Oggi, però, scelgo di pubblicarlo per provare a piantare il seme di un pensiero positivo che, pur nel suo piccolo, sia bene augurante per la condizione femminile in India e per il rapporto tra questo straordinario paese e il resto del mondo - due temi peraltro toccati anche dal film di cui stiamo per parlare.


Mai come in questo caso devo invitarvi a preparare il bollitore: per il tè di oggi andiamo in una delle patrie di questa bevanda magica, l'India. E attrezzatevi con molti generi di conforto per una visita lunga ma anche assai movimentata!...

Adoro la musica, soprattutto quando diventa un'esperienza diretta, come suonare, ballare, cantare. Ed ovviamente, adoro ogni forma d'arte che combini queste espressioni, come l'opera ed il musical, anche se non posso certo definirmi esperta. Mentre non conosco affatto il cinema indiano, per quanto non abbia tralasciato di guardarne qualche buon esempio.


Perciò, quando questo Bride & Prejudice uscì nei nostri cinema nel dicembre del 2004 (con il titolo Matrimoni e Pregiudizi), annunciato come film occidentale, sì, ma in pieno stile Bollywood quindi un musical in piena regola anche se secondo gli stilemi del cinema indiano, avrei dovuto precipitarmi a vederlo - il che non avvenne e lo persi irrimediabilmente, finché non riuscii a recuperarlo soltanto quando passò la prima volta in tv.
Fu una piccola rivelazione, una sorpresa entusiasmante e da allora non ho smesso di rimpiangere di non aver mai potuto vederlo sul grande schermo, immersa in un dolby-surround avvolgente.

Il titolo originale è già un programma: Bride & Prejudice gioca sulla somiglianza tra il Pride (Orgoglio) dell'originale austeniano e la parola Bride (Sposa)
Inevitabilmente, la traduzione perde questo rimando e forse sarebbe stato meglio lasciare il titolo in originale - anche perché, nel farci sorridere e prepararci subito a vedere qualcosa che ricordi il capolavoro di Jane Austen, inconsciamente cominciamo a cogliere lo spirito stesso di questo film: l'incontro e la mescolanza virtuosa di culture diverse, nonostante le difficoltà iniziali. Il che ci riconduce a piè pari dentro Pride & Prejudice...

Siete pronti a immergervi in questo caleidoscopio di emozioni vorticose e contagiose, solo apparentemente leggero?
Allacciate le cinture, dunque - anzi: a dire il vero, dovreste alzarvi dal divano e spostarlo per fare un po' di spazio... Ah, attenti a non rovesciare il tè!


I primi 10 minuti sono un crescendo travolgente, che parte quieto dall'alba su una giornata come tante ad Amritsar, nel Punjab indiano, con un canto religioso che si leva nel cielo insieme al sole crescente.

Lalita (Aishwarya Rai)

Ecco un nuovo giorno di lavoro per la giovane protagonista, Lalita Bakshi (sì, la nostra Lizzy Bennet) nell'azienda agricola del padre.
In quello stesso momento, a Delhi un aereo atterra, lasciando sbarcare due Britannici di evidenti origini indiane ed un Americano molto... Americano.

Balraj (Naveen Andrews), Will Darcy (Martin Henderson) e Kiran (Indira Varma) alla loro prima uscita ufficiale

Il caos della capitale indiana, i commenti dei nuovi arrivati, si intrecciano con la vita quotidiana ad Amritsar: un matrimonio è imminente e fervono i preparativi per la festa di fidanzamento.

Una movimentata passeggiata per le vie di Amritsar

Tutti i protagonisti, così, entrano in scena e subito la situazione è presentata nei minimi dettagli, fino a culminare nella galeotta festa di fidanzamento (il ballo all'Assembly Room di Meryton) a suon di musica, canto e ballo, in cui Bollywood si sposa mirabilmente con il musical occidentale, e motivi tradizionali indiani, come un canto di nozze del Punjab, vengono amalgamati alla musica, in una colonna sonora trascinante. 

Il primo ballo di Jaya (Namrata Shirodkar) e Balraj (Naveen Andrews)  

La fedeltà al romanzo si percepisce nei rimandi appena accennati ma puntuali disseminati qua e là in questi vorticosi primi 10 minuti, in cui viene anche introdotto il tema sul quale si consuma immediatamente lo scontro tra Lalita e Darcy: il matrimonio combinato. 
Molto opportunamente, il film ci lascia capire che gli obblighi sociali ed i pregiudizi culturali sono presenti in entrambe le culture, anche se sotto forme diverse.
Darcy, l'occidentale, che contesta il matrimonio combinato e l'elettricità che va e viene al minimo temporale potrebbe avere ragione se solo si sforzasse di non fare di un'erba un fascio e di giudicare, e Lalita, l'orientale, che giustamente si sente offesa da tanta arroganza, potrebbe avere a sua volta completamente ragione ma commette lo stesso errore del suo antagonista.

Jaya (Namrata Shirodkar) e Lalita (Aishwarya Raj)

C'è appena il tempo per tirare il fiato che subito ci ritroviamo a passeggiare per le strade di Amritsar, e poi sulla spiaggia di Goa, e di nuovo a casa Bakshi, sempre cantando e ballando, certo, ma anche raccontando la vicenda con fedeltà sorprendente all'originale, per quanto condensata e riadattata

Nel frattempo, i due uomini del destino sono già entrati in scena!
Dapprima Wickham

George Wickham (Damiel Gillies)

Ahimé, non ci siamo: non è bello, no, ma nemmeno affascinante, né mascalzone, né simpatico, è un ragazzotto inglese del tutto insipido. Come avrà potuto combinare tutti quei guai sentimentali?
Se è vero che la sceneggiatura ne limita il raggio d'azione, è altrettanto vero che questo attore, Daniel Gillies,  non riesce, in quelle poche scene, a trasmettere tutto il fascino che il suo personaggio dovrebbe avere.

Mr Kholi (Nitin Ganatra)

E poi ecco Kholi Saab, o meglio Mr Kholi, il nostro Mr. Collins, il "number 2", come lo definisce Mrs Bakshi, nonché "your father's sister's husband's sister's son" (uh, che scioglilingua!), cioè un giovane lontano parente che, lasciata l'India, ha fatto fortuna in America ed è tornato solo per trovare una "tradizionale" moglie indiana.
Tra i personaggi comici, questo è quello che mi ha entusiasmato di più. L'attore Nitin Ganatra riesce a padroneggiare al meglio la vis comica e ci regala quello che finora ritengo uno dei migliori Mr Collins che abbia mai visto. La sua Lady Catherine in realtà è l'America stessa, la sua patria di adozione, che non perde occasione di lodare in modo mirabolante, come gli si addice.

La squadra di attori è perfettamente amalgamata ed orchestrata, e tutti i personaggi principali meritano una lode.


Lalita ha la bellezza disumana di Aishwarya Rai (Miss Mondo 1994, of course), che conferma la sua fama di brava attrice: non si limita a "recitare se stessa" ma dimostra di essere una delle migliori rappresentanti del professionismo attoriale di Bollywood.
Accanto a lei, "l'Americano", Martin Henderson, che è sufficientemente belloccio e fascinoso per essere un Darcy credibile, in questo contesto (anche se i suoi modi americanissimi sono assai lontani dal signore di Pemberley). 


Per chi conosce l'attore Naveen Andrews dal telefilm di culto Lost, potrebbe essere uno choc ritrovarlo qui, nel ruolo di Balraj (Bingley) trasformato dopo appena pochi minuti, come dice la sorella Kiran (Caroline, una perfetta Indira Varma), nel "Indian MC Hammer" ma la sua bravura è tale che è impossibile non esserne conquistati.
Jaya (Jane),  Namrata Shirodkar, è di una opportuna bellezza stratosferica molto raffinata (non a caso è stata Miss India nel 1993!), anche se a fianco di Aishwarya Rai, bella come il Sole, anche Venere rischierebbe di essere offuscata! Comunque, una splendida Jane.


Ho ammirato molto Mr Bakshi/Bennet, Anupam Kher, un attore di grande bravura che ha saputo dare la giusta dose di ironia al Mr Bennet indiano. Al suo fianco, pirotecnica e divertentissima ma senza mai cadere nel macchiettismo la nostra incorreggibile Mrs Bakshi/Bennet, Nadira Babbar (strepitosa e molto "Mrs Bennet" la sua... esibizione al ballo del fidanzamento - l'Assembly Hall, per intenderci).

Mrs Bakshi con le quattro figlie (sì, manca una sorella Bennet, Kitty)
Muovendoci continuamente nell'India di oggi, in bilico tra modernità e tradizione, e in due tra le più sfavillanti capitali occidentali, Londra e Los Angeles... 
...immersi nelle esagerazioni tipiche dello stile di Bollywood, con i suoi colori sgargianti, i balli sfrenati, la musica trascinante...

Uno splendido ballo di Netherfield, in versione indiana!

...sempre contaminate da stilemi occidentali (emblematico il numero di Take me to love sulla spiaggia di Los Angeles, con Darcy e Lalita attorniati da un coro da tragedia greca composto da alcuni baywatch e da un vero coro gospel!)... 
...la vicenda di 200 anni fa dimostra di essere perfetta per raccontare la società globale odierna con i suoi incontri/scontri tra culture diverse - o, come dice un verso di una canzone, "life and all its intricacies".


Ed è impossibile restare indifferenti e immobili e non percepire, pure in questa continua sollecitazione dei nostri sensi, la miriade di riferimenti diretti a Pride & Prejudice, nonostante la vicenda sia evidentemente solo ispirata al capolavoro di Jane Austen... 
Un dettaglio è necessariamente fedelissimo all'originale: corpi il più possibile coperti e niente baci, come impone il canone di Bollywood. Ma con tutta questa abbondanza di emozioni, non ne sentiamo assolutamente la mancanza!

Sì, c'è qualche nota lievemente stonata, o meglio, qualche dettaglio che non torna: ad esempio, com'è andata a finire con il guaio che Wickham ha combinato a Georgie, o il fatto che l'intemperanza della scapestrata Lakhi (Lydia) non abbia alcuna conseguenza sociale sulla famiglia.... Ma gliel'ho perdonato facilmente, lo ammetto.

Un'ultima nota!
Per quanto disponibile in italiano, consiglio vivamente di guardare questo film nell'originale inglese (con i sottotitoli in inglese, se possibile, e poi anche con il commento della regista) per cogliere appieno questa deliziosa e travolgente mescolanza di suoni e colori, anche linguistici.

Decisamente, questo è uno splendido omaggio a Pride & Pregiudice e soprattutto a quelle qualità che Jane Austen stessa attribuì alla propria opera: light & bright & sparkling, leggera, brillante e frizzante!

(A proposito della nostra dear Aunt Jane. La prima volta che vidi il film mi trovai a pensare, ridendo, che persino lei, che amava la musica ed era una bravissima ballerina, ed era curiosa del mondo e della sua meravigliosa varietà, avrebbe apprezzato vivacemente questa rivisitazione del suo libro - e, ne sono sicura, avrebbe trovato il modo per buttarsi a capofitto in queste danze.)

Scheda del film

Regia: Gurinder Chadha
Sceneggiatura: Paul Mayeda Berges, Gurinder Chadha
Personaggi e Interpreti:
Lalita Bakshi: Aishwarya Rai
Mrs Bakshi: Nadira Babbar
Mr Bakshi: Anupam Kher
Jaya Bakshi: Namrata Shirodkar
Maya Bakshi: Meghna Kothari
Lakhi Bakshi: Peeya Rai Chowdhary
Balraj: Naveen Andrews
Kiran: Indira Varma
Mr. Kohli: Nitin Ganatra
Chandra Lamba: Sonali Kulkarni
Johnny Wickham: Daniel Gillies
William Darcy: Martin Henderson
Georgina 'Georgie' Darcy: Alexis Bledel
Catherine Darcy: Marsha Mason
Colonna sonora originale: Anu Malik, Craig Pruess
NB: le canzoni non sono eseguite dagli attori ma da bravissimi cantanti professionisti indiani, nomi famosi di Bollywood, con la sola eccezione di un numero di canto e ballo "extra", una sorta di cameo musicale tipico di questo genere, affidato all'americana Ashanti  (My lips are waiting).
Per saperne di più, consiglio questa pagina su Planet Bollywood - dall'alto della sua profonda conoscenza di Bollywood, il giudizio di questo sito è tendenzialmente negativo sulla composizione ma io, da ignorantissima occidentale, confesso che adoro questa colonna sonora!

Speciale Bicentenario Orgoglio e Pregiudizio su Speechless n.3

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Lo scorso 28 gennaio, esattamente una settimana fa, era quasi impossibile seguire l'incessante uscita di articoli dedicati al glorioso compleanno del giorno. Per il Bicentenario della pubblicazione di Pride & Prejudice non c'è stata testata, casa editrice o più semplicemente persona che non abbia in qualche modo voluto omaggiare la geniale scrittrice britannica Jane Austen che 200 anni fa regalò all'umanità uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi.
Da quel tripudio editoriale-giornalistico, comincio oggi ad estrarre qualche gemma.

Non posso che iniziare con Speechless, rivista trimestrale online gratuita che ha dedicato un intero speciale al Bicentenario.
Speechless rappresenta un ottimo esempio di come la rete e la tecnologia possano essere sfruttate al meglio per produrre una rivista di alta qualità senza mobilitare capitali finanziari ma semplicemente esaltando i talenti di tante persone, qua e là per l'Italia, a cominciare da quello della sua ideatrice, Alessandra Zengo. 
Ho il grande onore e piacere di conoscere alcune delle persone che vi collaborano ed ogni volta per me è esaltante attendere la pubblicazione di un nuovo numero. Si tratta di quei piccoli geniali miracoli tutti italiani di cui possiamo solo andare fieri.

Nell'ultimo numero appena pubblicato, il 3, a partire da pagina 166 c'è questo imperdibile Speciale Jane Austen - Bicenenario Orgoglio e Pregiudizio 1813-2013 che vi consiglio vivamente.



da pagina 168 (link in fondo al post)

Vi troverete un articolo di Giuseppe Ierolli, uno dei massimi esperti e traduttori di Jane Austen in Italia, A big little world - L'immenso universo ristretto di Jane Austen nel Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio (pag. 168, link in fondo al post)...

da pagina 172 (link in fondo al post)

nonché due articoli di Gabriella Parisi, la mia carissima LizzyGee (articolista del blog letterario Diario dei pensieri persi e padrona di casa dle blog Old Friends & New Fancies), che in Pride & Prejudice - Il più imitato, il più continuato (pag. 172, link in fondo al post) illustra il variopinto e prolifico mondo dei "figli" di P&P, cioè i romanzi derivati dall'originale, le cosiddette Austen Inspired Novels...

da pagina 178 (link in fondo al post)

e poi in Giocare nel Mondo di Jane Austen (pag. 178, link in fondo al post) ricorda una delle ultime pubblicazioni in italiano, il divertentissimo libro-gioco Lost In Austen di Emma Campbell Webster pubblicato da HOP Edizioni.



E una volta finito lo Speciale, godetevi l'intera rivista, ricca di articoli multimediali per tutti i gusti (splendidamente impaginata dalle manine graficheggianti di Petra Zari, la mia carissima LizzyP).

Speechless Magazine n. 3

Altri link utili:
☞  jasuten.it sito di Giuseppe Ierolli
Old Friends & New Fancies blog di Gabriella Parisi (LizzyGee), Petra Zari (LizzyP) e Silvia Ogier (LizzyS)
☞  La collezionista di Dettagli blog di Petra Zari (Miss Claire)

Buona lettura!

Il segreto di Jane - Perché continuiamo ad amare Orgoglio e Pregiudizio (da La Repubblica)

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La selezione dalla rassegna stampa dedicata al Bicentenario di Pride & Prejudice oggi torna a 20 giorni prima del glorioso anniversario, precisamente all'8 gennaio, quando il quotidiano La Repubblica pubblica un grande servizio dedicato a quest'opera e alla sua geniale Autrice: Il segreto di Jane - Perché continuiamo ad amare Orgoglio e Pregiudizio di Elena Stancanelli.

Prima di lasciarvi alla lettura, è bene precisare che l'articolo contiene una clamorosa svista e qualche imprecisione.



Proprio in apertura, viene indicato che la data di uscita del romanzoè il 29 gennaio 1813. Ovviamente, la data è il 28 gennaio, come dimostrano gli annunci pubblicati sui quotidiani The Morning Post e The Morning Chronicle di quel giorno (per consultarli, si vedano i link in fondo al post).
Un'altra affermazione azzardata è quella riguardante l'editore Thomas Cadell, che non era il "più prestigioso editore londinese" (lo era di certo Murray, che poi divenne effettivamente il fortunato editore di Emma e i postumi Persuasion e Northanger Abbey), come mi ha ricordato Giuseppe Ierolli in una chiacchierata su questo articolo.
Inoltre, a rivolgersi a Cadell non fu esattamente Jane ma suo padre, il reverendo George, che molti anni prima, nel 1797, aveva inviato all'editore non esattamente Pride & Prejudice ma First Impressions, cioè la prima stesura del romanzo, accompagnandola con una lettera che (con tutto il mio rispetto, Rev. Austen) sarebbe stata degna di comparire proprio nel romanzo che presentava come ottimo esempio di prosa epistolare quanto meno maldestra, se non proprio "à la Mr Collins"... Leggendola, non ci si può stupire che il manoscritto sia stato restituito senza nemmeno essere letto!

Per leggere e scaricare l'intero articolo:
 Scribd (potrebbe essere richiesta una registrazione)
 Rassegna stampa di Zeroviolenzadonne.it (in PDF)

Ad integrazione dell'articolo, il 28 gennaio Repubblica TV ha pubblicato un breve servizio sull'anniversario di quel giorno.



Nemmeno in questo caso mancano leggere imprecisioni: nell'occhiello, la Jane Austen's House Museum diventa "Hause" (alla tedesca); nel video, viene detto che Chawton si trova "a Hampshire" come se lo Hampshire fosse una città e non una contea ("in Hampshire").


Per saperne di più
 Gli annunci pubblicitari apparsi il 28 gennaio 1813 sui quotidiani, nel post Oggi sento che devo scriverti
 La lettera che il Rev. George scrisse all'editore Cadell per proporre First Impressions, sul sito jausten.it

Jane Austen la sovversiva, tra il Messaggero e Radio Tre

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Dalla rassegna stampa del Bicentenario di Pride & Prejudice del 28 gennaio, per l'evening tea di oggi ripesco due contributi che sottolineano come la modernità di Jane Austen possa essere addirittura sovversiva.
A sostenerlo - come già lo scorso anno in un articolo del Sole 24 Ore - è uno dei massimi studiosi di Jane Austen in Italia, Roberto Bertinetti, docente di Letteratura Inglese a Trieste.
(a dire il vero, tutti noi Janeite siamo ben coscienti di questo potere sovversivo che scorre tra le righe dei suoi romanzi con la stessa gentilezza allegra ma inesorabile di un ruscello sotto un ponte ombreggiato... Basta leggere certe affermazioni di Elizabeth Bennet!)
L'articolo da lui scritto, Jane Austen la sovversiva, è apparso sul Messaggero.

Quello stesso giorno, Roberto Bertinetti è intervenuto in diretta insieme a Pietro Citati in una famosa e bella trasmissione radiofonica su Rai Radio Tre, Fahrenheit, dedicata al Bicentenario.

(i link agli articoli sono in fondo al post)


E' sempre molto piacevole ascoltare voci maschili raccontare la genialità e la portata (inconsapevolmente) femminista di Jane Austen perché è la migliore risposta a tutti coloro che, senza conoscerla, la accusano di essere una versione antiquata di romanzo rosa, persino anti-femminista.
La conversazione si occupa anche dei tanti "figli" di O&P, come Morte a Pemberley di P.D.James, Old Friends & New Fancies (il primo sequel della storia e apripista dei derivati austeniani) nonché dei famigerati Zombie.


Per leggere l'articolo
☞ l'articolo Jane Austen la sovversiva, di Roberto Bertinetti sul Messaggero
In apertura, c'è un evidente refuso. La famosa e maldestra lettera accompagnatoria del manoscritto di First Impressions (la prima stesura di Pride & Prejudice) fu inviata all'editore Cadell dal Reverendo George Austen, padre di Jane, e non da Henry, fratello di Jane, come indicato nell'articolo.
☞ dall'archivio di UTCJA, l'articolo del 3 luglio 2011, Jane Austen, rosa sovversivo, di Roberto Bertinetti sul Sole 24 Ore


Per ascoltare il servizio
il servizio di Fahrenheit dedicato al Bicentenario di O&P su Rai Radio Tre
Anche qui, nell'occhiello che presenta il servizio sulla pagina, c'è qualche piccolo refuso. A parte un errore grammaticale, è bene ricordare che sul frontespizio del romanzo, pubblicato anonimamente, compariva la scritta "By the Author of Sense and Sensibility" - sul frontespizio del quale compariva, appunto, la dicitura "By a lady".

Anteprima: Giovanna Mezzogiorno legge Poesie di Emily Dickinson per Emons Audiolibri

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Tè di mezzanotte con la poesia!
Non sono un'esperta di poesia, e nemmeno una lettrice costante, ma di certo ritorno ad essa di frequente, come una vacanza benefica per lo spirito, magari anche soltanto per il breve tempo di leggere una, due poesie, scelte a caso, o secondo necessità, dalla mia libreria. E nonostante le tante ore passate a studiare fiumi di poesia durante i lunghi anni dell'università, il mio gradimento resta, senza alcun dubbio, decisamente "a sentimento", istintivo.
Immergermi nei 51 minuti del flusso di 104 poesie di Emily Dickinson recitate da Giovanna Mezzogiorno in questo nuovissimo audiolibro Emonsè stato un vero bagno rigenerante.

L'audiolibro esce domani, 14 febbraio, una data del tutto opportuna per dare a chi ama (qualunque genere di amore esso sia: per qualcuno, per qualcosa, per la vita) il piacere di lasciarsi accarezzare ma anche scuotere dai versi di uno dei massimi poeti di tutti i tempi.
Il solito, enorme valore aggiunto della lettura ad alta voce rende all'esperienza una qualità unica, trascinante, che permette a chi ascolta di lasciarsi andare del tutto alla musica dei versi - magari chiudendo persino gli occhi per godersi un gelido ma luminosissimo mattino d'inverno su una panchina di un grande parco cittadino, come nel mio caso. E poi, non si sa mai dove ti porta la poesia...




Emons inaugura con questo audiolibro la propria collana di Poesia - e non poteva esserci scelta migliore. I versi di Emily Dickinson, infatti, sembrano perfetti per la lettura ad alta voce, per il loro ritmo incalzante e l'immediatezza delle visioni che creano.

Ecco un esempio, senza audio, tratto dalle 104 poesie di questa raccolta (tradotte e curate da Silvia Bre per la collezione di poesia Einaudi nel 2011).
L'ho scelta perché è tra le mie preferite ed esprime con una chiarezza disarmante e un'emozione irresistibile il tormento della separazione da chi si ama. Inoltre, a costituire un legame privilegiato, viene assurto l'amato amico a quattro zampe della poetessa, il famoso cane Carlo (chiamato come il cane di St. John Rivers, il personaggio di Jane Eyre), che visse accanto a lei 16 lunghi ed intensi anni.

Emily Dickinson, 1848, nell'unica immagine certa 

Che cosa devo fare? - Guaisce tanto 
Questo piccolo Segugio dentro il Cuore
Tutta la notte e il Giorno - abbaia e scatta -

Però - non se ne vuole andare? -
Lo slegheresti - se tu fossi in me? -
Smetterebbe di piagnucolare se da Te
Lo mandassi - anche all'istante?

Non ti darebbe noia - vicino alla tua sedia -
O sul tappeto - o se osasse -
Montare sulle tue ripide ginocchia -

O qualche volta - correre al tuo fianco -
Quando ne avessi voglia -
Se può venire -
Dillo a Carlo - Lui lo dirà a me!


[What shall I do - it whimpers so -

This little Hound within the Heart -
All day and night - with bark and start -
And yet - it will not go?
Would you untie it - were you me -
Would it stop whining if to Thee
I sent it - even now?

It should not teaze you - by your chair -
Or on the mat - or if it dare -
To climb your dizzy knee -

Or sometimes - at your side to run -
When you were willing -
May it come -
Tell Carlo - He'll tell me!]

Ma ecco come i versi di Emily Dickinson si illuminano nella lettura di Giovanna Mezzogiorno - per la cui bravura non ci sono aggettivi abbastanza efficaci. 
La poesia che è possibile ascoltare in anteprima da questo audiolibro è la seguente:

So guadare il dolore - 
laghi pieni - 
ci sono abituata - 
Ma il minimo guizzo di gioia 
mi spezza le gambe –
 e barcollo – ubriaca – 
Non sorridano – I ciottoli - 
era il liquore nuovo - 
tutto qua!



[I can wade Grief -
Whole Pools of it -
I'm used to that -
But the least push of Joy
Breaks up my feet -
And I tip - drunken -
Let no Pebble - smile -
'Twas the New Liquor -
That was all!]

Un manoscritto di E.Dickinson
In conclusione, per usare le stesse parole di una poesia di questa raccolta, è una vera "delizia senza causa", bella in se stessa, un piacere assoluto, e di certo irrinunciabile questa Emily Dickinson letta da Giovanna Mezzogiorno.

...e alla fine, si arriva sempre a Jane Austen!
Ebbene sì, non posso nascondere che questa audiolettura è arrivata proprio subito dopo aver letto un curioso, arguto, divertente romanzo di Michael Thomas Ford, Jane Goes Batty - secondo volume di una trilogia in cui una Jane Austen trasformata in vampiro da Lord Byron nel 1817 è costretta a far credere a tutti di essere morta per vivere (senza dover dare spiegazioni sconvolgenti) la vita eterna a cui è condannata. I libri sono ambientati ai giorni nostri. 
Che cosa c'entra?... Questo secondo volume si chiude nientemeno che con una citazione di Emily Dickinson:
As an old friend once told to me - dice Jane - "Forever is composed of nows".
(Come mi disse una volta una vecchia amica, "Il Sempre è composto di adessi"*)
Ovviamente, l'amica che la ascolta riconosce il verso e resta interdetta: come può una poetessa morta nel 1886 essere una tua vecchia amica?, le chiede.

La casa dei Dickinson a Amherst, nel 2004. Oggi è l'Emily Dickinson Museum

Jane ripensa alla piacevole giornata autunnale che lei ed Emily passarono insieme, quel giorno lontano, ad Amherst, e spiega:
Isn't that what our favorite writers become to us, old friends?
(Non è ciò che i nostri scrittori preferiti diventano per noi, vecchi amici?)

Mi sembrava perfetta, questa postilla, per chiudere con un sorriso questo poetico tè di mezzanotte con Emily e Giovanna.
Buona audio-lettura!


Scheda dell'audiolibro:

Giovanna Mezzogiorno legge
Poesie
di Emily Dickinson
Editore Emons Audiolibri
27 gennaio 2013
1 CD MP3, versione integrale, euro 14, 90
ISBN: 9788895703886

Giovanna Mezzogiorno interpreta Emily Dickinson, la sua complessità, la sua sensibilità, la sua solitudine e la sua fierezza irriducibile inaugurando con la sua voce la collana Poesia di Emons:audiolibri.
Centoquattro poesie (magistralmente tradotte e curate da Silvia Bre per la collezione di poesia Einaudi nel 2011) che attraversano il percorso poetico della Dickinson dagli esordi alla maturità, prendono suono, immagine e colore in una lettura intensa, attenta ed emozionante che aderisce minuziosamente a “ognuna delle grandi parole dai molteplici significati che incarnano l’intenso dialogo sostenuto dalla Dickinson con l’altro”, come scrive la traduttrice nella nota introduttiva alla raccolta.
Giovanna Mezzogiorno ci dona perfettamente quel tono austero “che fa di ogni poesia dickensoniana un incontro non tanto mediato dalle parole, quanto immediato, nelle parole”. Il ritmo, la musicalità per cui la Dickinson è e sarà sempre uno dei massimi poeti di ogni tempo.

Figlia d’arte, Giovanna Mezzogiornoè stata la protagonista di molti film come La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek, Vincere di Marco Bellocchio per cui ha vinto, tra gli altri premi, quello di migliore attrice dell’anno 2010 negli Usa per il National Society of Film Critics e Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo.

Nata nel 1830 ad Amherst, Massachusetts, Emily Dickinson nel corso della sua vita scrisse 1775 poesie ma ne pubblicò solo sette. Solo dopo la morte, avvenuta nel 1886, cominciarono ad essere pubblicati gli inediti che furono poi raccolti in un’edizione complessiva nel 1955.

Link Utili:
☞  Un assaggio di tutti gli audiolibri disponibili è sulla bellissima pagina Virtual Jukebox di Emons
☞  Tutto su Emily Dickinson e la sua opera sul sito emilydickinson.it

Nota:
* la traduzione è di Giuseppe Ierolli (emilydickinson.it)

Moderna e attuale, Jane tra le rockstar del Rolling Stone Magazine

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Non me ne vogliano i grandi quotidiani, le firme blasonate, gli esimi esperti.
Nel tripudio di articoli del 28 gennaio scorso, oltre al bellissimo speciale di Speechless n.3, l'articolo che mi è piaciuto di più è questo Duecento anni di... Orgoglio e Pregiudizio di Giulia Caterina Trucano, apparso su Rolling Stone Magazine.

Come ho scritto sulla pagina Facebook di UTCJA, mi è piaciuto ancora di più perché... non me lo aspettavo: trovare Jane Austen sul Rolling Stone Magazine (due elementi che non avrebbero nulla a che spartire, secondo lo stereotipo più granitico sulla signorina dello Hampshire) ha significato vedere confermata, anzi, esaltata la qualità più rappresentativa di questa grande autrice, cioè la sua assoluta modernità, la sua totale estraneità a qualunque compartimento stagno culturale o schema sociale, la sua serena superiorità ai limiti posti dalle categorie del tempo e dello spazio. 

(il link all'articolo è in fondo al post)




L'articolo è molto interessante perché, dopo aver raccontato con oggettività di Jane Austen, donna poco fortunata nella sua brevissima vita, ma anche artista geniale che in 200 anni è diventata un vero fenomeno letterario e sociale, fa un panorama sull'attualità di Jane Austen, con particolare riferimento al nostro paese: dall'edizione italiana di Lost In Austen, divertentissimo libro-gioco edito da HOP Edizioni, da cui è tratta l'immagine-copertina dell'articolo, alla creatività del Pemberley Pond, alle risorse disponibili sul sito jausten.it o sui blog in rete (sì, c'è anche questa sala da tè nonché il salotto qui a fianco...).

Un ringraziamento particolare, dunque, a Giulia Caterina Trucano per aver parlato di Jane Austen con le dosi giuste di passione e professionalità (non posso certo dire lo stesso di altri suoi colleghi, talvolta incappati in imprecisioni inaspettate, nonostante l'aiuto dell'esperto) dalle pagine online di una rivista radicata nel presente che pensa già al futuro.

Per leggere l'articolo
☞ Duecento anni di... Orgoglio e Pregiudizio di Giulia Caterina Trucano, su Rolling Stone Magazine

Postilla doverosa
In un post come questo, ad alto tasso tecnologico e di condivisione, quindi decisamente moderno,  non posso non ringraziare anche le amiche di Facebook: Galatea del gruppo Club italiano di Jane Austen,  nonché Francesca e tutte le gentili Ladies del gruppo Noi che leggiamo Orgoglio e Pregiudizio almeno una volta all'anno, per la raccolta copiosa di articoli con cui mi hanno deliziata durante la lunga, divertente, galoppante giornata del 28 gennaio scorso. Grazie, ragazze!

Quando Pride & Prejudice diventò Orgoglio e Prevenzione. La prima edizione italiana

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La prima trasferta di Pride & Prejudice fuori dai confini natii risale al luglio del 1813, appena sei mesi dopo il suo debutto, e porta il capolavoro di Jane Austen in Francia e Svizzera (francese).
Susannah Fullerton, nel suo recentissimo Happily Ever After (di cui abbiamo già chiacchierato in questa sala da tè), racconta che Orgueil et préjugé è una traduzione terribile, ampiamente tagliata e rivista "almost beyond recognition". Nel corso dei decenni successivi, tutti i romanzi austeniani saranno tradotti in francese e lo stesso P&P sarà ritradotto per ben due volte, per fortuna. I Francesi, in breve, sembrano apprezzare P&P fin da subito e darsi da fare per tradurlo nella loro bella lingua.

Si potrebbe pensare che dalla Francia all'Italia, in quell'epoca di forte influenza del paese transalpino sulla nostra cultura, il passo sia breve.
Invece, per approdare nel nostro paese, il romanzo di Jane Austen deve aspettare addirittura ben oltre un secolo, poiché sarà solo nel 1932 che Elizabeth Bennet parlerà italiano!


Questo avviene grazie a Giulio Caprin, che lo traduce e ne scrive l'introduzione, e a Giuseppe Antonio Borgese, che dirige la collana "Biblioteca Romantica" presso la casa editrice Arnoldo Mondadori.
La prima uscita pubblica di Jane Austen in Italia è particolarmente curata innanzitutto nella forma.
Secondo quanto ci è dato sapere grazie alla ristampa del 1957 (di cui ancora oggi sono reperibili copie usate, scartabellando in giro per le librerie antiquarie o nella sempre generosa rete internet - e la cui immagine ho usato all'inizio di questo post) il libro, di oltre 500 pagine, ha la copertina rigida, rivestita in tela, con impressioni in oro.



Aprendolo, sulla pagina di sinistra c'è un'incisione che ritrae Jane Austen (con il solo cognome sotto il ritratto) protetta da carta velina mentre sulla pagina di destra c'è un semplice frontespizio.


Il ritratto è una porzione leggermente modificata di quello creato per il Memoir of Jane Austen del 1871.
Nelle oltre 500 pagine, sono comprese anche 32 illustrazioni di Charles E. Brock (quelle in bianco e nero create per l'edizione Macmillan del 1895).

"She's tolerable, but not handsome enough to tempt me"

La ristampa del 1951 prevede già una sovraccoperta illustrata, non altrettanto accattivante come quella dle 1957, che riproduce una delel tavole illustrate di Brock. 

L'edizione del 1951, nella collana Biblioteca  Moderna Mondadori


Nel titolo, prejudice è tradotto con prevenzione (da prevenire, proprio nel senso originario di "venire prima"), un sinonimo oggi ormai desueto dei più diffusi pregiudizio e preconcetto, ma che nel 1932 non era ancora stato surclassato da essi, soprattutto dal primo.
Il testo italiano traduce integralmente l'originale, è inequivocabilmente figlio dell'italiano di quel tempo e non può che risentire del periodo di pesante autarchia linguistica (e culturale) in cui è stata scritta.
I nomi propri di persona sono interamente tradotti: ad esempio, Lizzy diventa Bettina, Jane è Giovanna, Lady Catherine è Donna Caterina.
I personaggi si danno del lei, rigorosamente, ad eccezione dei coniugi Bennet, ad esempio, che si danno del tu. Ma quando Darcy finalmente ottiene il cuore di Elizabeth (pardon, Elisabetta), ecco che il traduttore sceglie (con molta sensibilità) un più confidenziale (ma non troppo, come si conviene) "voi"...

Conosco molto bene questo testo. E' la prima edizione che io abbia mai letto, nel 1986, perché ancora Mondadori ristampava fedelmente la traduzione del 1932, anche se in versione tascabile e senza illustrazioni. 
Questo mio libro è ingiallitissimo e molto vissuto, al quale sono ovviamente molto legata da affetto imperituro perché mi ha permesso di conoscere Jane Austen.

Scansione della copertina del mio glorioso, primo Orgoglio e Pregiudizio, Mondadori 1987, ristampa dell'edizione 1932

Ammetto che questo "italiano che fu" sul momento mi sembrò ricreare l'atmosfera di altri tempi del romanzo -anche se una dichiarazione d'amore con annessa proposta di matrimonio, e conseguente scontro di cervelli, così appassionata come quella di Darcy a... Elisabetta a Hunsord, con quel suo:
Deve permettermi di dirle con quanta passione la ammiro e la amo.
suonava francamente un po' strana. 
(però devo ammettere che quel "how ardently" tradotto "con quanta passione" mi piace moltissimo, lo trovo molto ardito perché così moderno!)


La prima dichiarazione di Darcy, secondo C.E.Brock

Ma, qualche anno dopo, studiando per diventare traduttrice, mi resi conto che nel complesso tutto il testo suonava assai anacronistico.
Negli ultimi anni, anche Mondadori se ne è accorta e ristampa il romanzo in versione lievemente  "ammodernata" con i nomi originali.

Tuttavia, è bene sottolineare che il lavoro di Giulio Caprin (giornalista, scrittore, poeta e traduttore) è stato il punto di riferimento per tutti i traduttori dopo di lui - persino negli errori...

La dichiarazione di Mr Collins, secondo C.E.Brock

Un esempio lampante è stato sottolineato da Giuseppe Ierolli in un articolo illuminante, dal titolo "Un santo innevato? No, una governante ai fornelli" (link in fondo al post), in cui si sottolinea come il vero e proprio granchio di Caprin, che traduce erroneamente Nicholls come San Nicolò e la white soup con "barba bianca", sia replicato da una quantità di altri traduttori venuti dopo di lui nelle edizioni di altre case editrici.
Ma sulla gravità o meno di questo, vorrei inserire qui il commento finale di Giuseppe (l'evidenziazione è mia):
Una doverosa precisazione: errori del genere possono benissimo capitare, ma, se è giusta la mia supposizione circa il fatto che gli altri abbiano avuto gli stessi dubbi e si siano accodati a Caprin, qui non è l’errore in sé a essere importante, ma la sua reiterazione da parte di altri, ovvero preferire la soluzione più comoda rispetto alle ricerche che spesso una traduzione costringe a fare. Ci sarà una qualche relazione con la poca considerazione, anche economica, che viene di solito concessa al mestiere di traduttore?
Non commenterò oltre il triste destino dei traduttori, trattati dalle stesse case editrici come un male necessario, commettendo talvolta il grave errore di trasformare in traduttori improvvisati persone che non hanno la più pallida idea di che cosa significhi ricostruire un intero testo in un codice linguistico (e culturale) diverso. Non è oggetto di questo tè delle cinque.


Semmai, in chiusura voglio rendere onore al merito di Giulio Caprin, primo traduttore di Jane Austen, che con la sua traduzione portò in Italia questo capolavoro, non importa quanto vetusta (e talvolta errata) possa apparire ai nostri occhi moderni.
Per quanto l'abbia spesso vituperata (un eccesso a cui mi abbandono sempre meno, lo confesso), è pur sempre quella che mi ha fatto conoscere Orgoglio e Pregiudizio - e che, più in generale, l'ha fatto conoscere a tutti noi. Grazie!

Pensierino finale sull'Austen Power
Se considero che ho conosciuto Orgoglio e Pregiudizio con il film del 1940, notevole esempio di adattamento solo ispirato al romanzo, e poi con questa traduzione del 1932, non posso che confermare quanto potente sia la forza di questo romanzo, che ha saputo stregarmi per sempre, nonostante tutto.

Link Utili
☞ biografia di Giulio Caprin wikipedia e Enciclopedia Treccani
Un santo innevato? No, una governante ai fornelli di Giuseppe Ierolli su I libri in testa

E' nata la Jane Austen Society of Italy

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Da quando ho deciso di condividere la mia dipendenza per Jane Austen in questa sala da tè virtuale, ho potuto rendermi conto di quanta fame e sete di informazioni e di condivisione ci sia in giro per il nostro meraviglioso (nonostante tutto..) paese, su questo argomento.
Ho imparato a conoscere tante e tanti Janeite attraverso i loro blog e siti, tutti animati da un entusiasmo pari al mio, ammirando l'espressione più compiuta di questo fermento, il famoso Club Sofà and Carpet di Jane Austen che ogni anno, grazie all'impegno entusiasta di Chiara e delle sue valide collaboratrici, ha il grande merito di raccogliere tanti Janeite in un evento originale, che risponde all'esigenza sempre più sentita di soddisfare la conoscenza di Jane Austen attraverso quella "leggerezza consistente" di tipo giocoso che lei stessa insegna nei suoi impareggiabili romanzi.

Nel gironzolare per la rete, offrendo e prendendo tè austeniani qua e là, chiacchierando e condividendo, mi sono accorta inoltre che la quantità di materiale ed informazioni in inglese è enorme e non sempre facilmente disponibile, anche per l'ostacolo linguistico. Il che suscita sempre qualche legittimo rammarico per chi non ha dimestichezza con la lingua madre di Jane Austen.
In breve, mi sono accorta che da più parti si sentiva il bisogno anche di "qualcosa" che raccogliesse tutte queste preziose informazioni e le rendesse facilmente disponibili,  in italiano
Lo stesso pensiero è balenato nella mente di alcune persone con le quali ormai da tempo intreccio  conversazioni e tè delle cinque. Con quattro di esse, abbiamo pensato che fosse venuto il momento di creare questo "raccoglitore", sul modello delle Jane Austen Societies straniere, ed in particolare di quella britannica, meno giocosa e più versata sul fronte divulgativo e di ricerca.

Per questo, lo scorso 28 gennaio (inevitabilmente, il giorno del Bicentenario di Pride and Prejudice) abbiamo preso coraggio e abbiamo inaugurato la Jane Austen Society of Italy.
Di seguito, potete leggere tutte le informazioni al riguardo.






Dalla pagina Chi Siamo:
La Jane Austen Society of Italy (JASIT) è un gruppo culturale che intende promuovere in Italia la conoscenza e lo studio di Jane Austen, la sua vita, la sua opera e tutto ciò che è legato ad essa, attraverso qualunque attività utile a realizzare tale scopo, nel nome dell’arricchimento culturale personale e condiviso.
L’intento principale dei fondatori è quello di rendere facilmente reperibili al pubblico italiano le informazioni, il materiale, la documentazione, i libri che altrimenti sarebbero disponibili solo in lingua inglese– e, quindi, non fruibili da parte di chi non ha dimestichezza con la lingua madre di Jane Austen. Il gruppo dei fondatori è costituito da cinque persone:
Mara Barbuni, Venezia (Ipsa Legit)
Giuseppe Ierolli, Roma (jausten.it)
Silvia Ogier, Bologna (Un tè con Jane Austen)
Gabriella Parisi, Lecce (Old Friends & New Fancies)
Petra Zari, Pisa (La Collezionista di Dettagli).
L’idea di fondare la Jane Austen Society of Italy (JASIT) è maturata nel tempo, soprattutto osservando, anche grazie all’attività sui nostri rispettivi blog e siti, la crescente domanda da parte dei Janeite (gli appassionati di Jane Austen) italiani di contenuti nella loro lingua, di gran lunga meno numerosi di quanto sia profondo e diffuso l’interesse verso questa scrittrice nel nostro paese.


Mi preme spiegare meglio la funzione che ci siamo immaginati ne dare vita alla Jane Austen Society italiana.

JASIT non fa recensioni, non esprime giudizi, dovrebbe solo essere uno strumento di conoscenza e approfondimento, un raccoglitore di informazioni.
Solo per fare qualche esempio concreto, rintracciabile in ciò che abbiamo già pubblicato: un nuovo libro in uscita preferibilmente sul mercato italiano, un articolo interessante sulla stampa estera tradotto in italiano affinché sia accessibile a tutti, un incontro in una libreria, un adattamento teatrale, un evento...
JASIT non intende sostituirsi a niente e nessuno (blog, eventi, associazioni), semmai  dare maggiore visibilità a tutto ciò che si muove intorno a Jane Austen nel nostro paese e magari, così facendo, contribuire a "far girare" le idee. Un servizio a servizio di tutti i Janeite e di chi desidera conoscere Jane Austen.

Chiunque desideri approfondire o scoprire di che cosa si tratta, o fare una segnalazione,
è benvenuto nei nostri spazi in rete:
info@jasit.it

Nota: Il progetto grafico di JASIT è di Petra Zari.

Un'edizione speciale di Orgoglio e Pregiudizio.

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Nell'anno del Bicentenario di Pride and Prejudice, l'unico modo per festeggiare degnamente questo evento, così determinante nella storia della letteratura mondiale come in quella delle innumerevoli persone che lo hanno incontrato ed apprezzato nel corso di questi 200 anni, è senza ombra di dubbio leggerlo tuffandosi nelle sue righe per immergersi nella narrazione perfetta ed appassionante concepita dalla sua geniale creatrice, Jane Austen. 
E poiché JASIT ha scelto proprio il 28 gennaio 2013 per iniziare la propria attività, è sembrata una conseguenza naturale e non solo doverosa pensare ad un modo speciale per celebrare questo capolavoro e la sua autrice
Inevitabilmente, abbiamo pensato di sfruttare al meglio le abilità di due dei fondatori: abbiamo preso la traduzione di uno di noi, Giuseppe Ierolli, e l'abbiamo fatta vestire a festa dall'arte grafica di un'altra di noi, Petra Zari (più nota come Miss Claire). Il risultato è quello che vedete in questa pagina.


Nell'articolo disponibile su jasit.it, potete trovare la scheda del libro dettagliata e il collegamento alla pagina di ilmiolibro.it nel caso in cui desideriate acquistarlo nonché la possibilità di sfogliarne le prime pagine.

Lizzy e Darcy tra San Valentino e l'8 marzo (da La Gazzetta del Sud e F)

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8 marzo 2013. Se persino il calendario mette insieme l'anno del Bicentenario di Pride and Prejudice con la giornata internazionale dedicata alle donne, la tentazione di cedere alla coincidenza diventa irresistibile per una Austen-dipedente nonché femminista impenitente come me, fieramente allergica agli pseudo festeggiamenti (che ci sarà poi da festeggiare?) che offuscano il vero significato di questo giorno.
Nel mio tradizionale tè del venerdì, anticipato alla colazione del mattino in questo venerdì 8 marzo 2013, dunque, mi concedo il lusso di cedere alla tentazione di parlare di Pride & prejudice e di donne. E di azzardare anch'io accostamenti arditi...

Lo faccio lasciando parlare tre articoli decisamente femminili, apparentemente assai diversi tra loro ma vicinissimi nello spirito. 



I primi due sono tratti dalla Gazzetta del Sud, pubblicati pochi giorni dopo il compleanno dell'illustre capolavoro, il 2 febbraio.



Il primo è un breve ma intenso omaggio all'eroina austeniana per eccellenza, la donna che tutte noi vorremmo essere, Lizzy, sorella del nostro cuore, di Anna Mallamo.


Il secondo raccoglie le testimonianze di sei scrittrici (Lidia Ravera, Dacia Maraini, Simonetta Agnello Hornby, Romana Petri, Beatrice Masini, Paola Mastrocola) che parlano di ciò che Orgoglio e Pregiudizio significa per loro, Con orgoglio senza pregiudizio di Patrizia Danzè.


Il terzo è tratto da F, una rivista cosiddetta "femminile" (definizione discutibile se non addirittura irritante ma mi serve per intenderci) che ha avuto l'intelligenza di affidare ad Elvira Serra, giornalista free lance di comprovata fede femminista e blogger di La 27ma Ora sul Corriere della Sera, una cosa altrimenti ordinaria e un po' banale come l'immancabile speciale di San Valentino, Per trovare Mr Darcy e tenercelo stretto, leggiamo (e rileggiamo) Jane Austen (F, n.7 20 febbraio 2013).






Buona lettura, in questa giornata internazionale delle donne, in compagnia di una donna, Jane Austen, che ha saputo valicare i limiti del tempo e dello spazio e sa parlare con uguale intensità alla mente e al cuore. Di tutti, poiché supera in scioltezza anche i confini di genere.

Il Google Doodle di oggi 8 marzo 2013

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