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Channel: Un tè con Jane Austen
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George Wickham trovato! Si chiama Daniel Cle(a)ver

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Hugh Grant in Bridget Jones's Diary
Lo confesso pubblicamente: nella mia carellata dei Wickham dello schermo di qualche settimana fa, non avevo proprio considerato "questo" Wickham. 
Ma il bello di una sala da tè virtuale e molto austeniana è che ci si scambiano chiacchiere, opinioni e informazioni esattamente come ci si versa vicendevolmente una tazza di tè o ci si passa i dolcetti e lo zucchero.
(E' esattamente per questo che nel dicembre del 2010 mi sono decisa ad aprirla, uscendo dal mio tristissimo quanto involontario ed inconsapevole isolamento...)
Ma andiamo con ordine. Ricapitolerò la puntata precedente, per chi non fosse stato presente.

Dopo il mio grido lamentoso dello scorso 13 giugno, Cercasi Wickham disperatamente (link in fondo al post), ci siamo tutte rammaricate di una sorta di incapacità dei realizzatori di adattamenti per lo schermo di trovare la faccia giusta per questo personaggio così ambiguo, vero farabutto dalla faccia d'angelo e le maniere di un gentiluomo, profittatore e manipolatore di uomini e donne, vecchi e bambini, che riesce a far cadere nella rete persino quella campionessa di perspicacia che è la nostra Lizzy Bennet (ma non la sua implacabile amica, Charlotte...) - salvo poi cadere su alcune ingenuità che lo fanno apparire come uno sciocco sprovveduto, sì, ma solo dopo le rivelazioni del caso.
(Devo ammetterlo, Zia Jane era riuscita a convincere anche me, la prima volta che lessi il libro - e pensare che avevo già visto il film del 1940...)
Tra un tè ed un biscotto, un commento di Elisa (alias October) mi ha giustamente ricordato una grave dimenticanza (di cui mi vergognerò da qui all'eternità). Perché non ci ho pensato?




Secondo la mia cara LizzyGee, essenzialmente perché sono ancora del tutto dispersa nel mondo virtuale di Lizzie Bennet ed il suo irresistibile vlog e fatico a considerare qualunque altro adattamento moderno di P&P.
Secondo me, come ho già detto nei commenti dell'altro post, perché tendo a considerare il Diario di Bridget Jones come un retelling di P&P talmente "re-told" che fatico ad includerlo in questa lista.
E ribadisco anche che, in confronto, The Lizzie Bennet Diariesè meno lontano dall'originale e più esplicitamente P&P rispetto al Diario di Bridget Jones. Chi conosce bene il primo sa che cosa intendo (per chi non lo conosce, potrebbe essere l'occasione per dare un'occhiata: nel qual caso, vi invito a leggere la mia recensione molto entusiasta in questo blog e la Guida su JASIT).

Ed ecco il nostro George Wickham: l'affascinante mascalzone Daniel Cleaver di Hugh Grant.
(mi si perdoni nel titolo del post il giochino di parole sul suo cognome, dove, togliendo la "a", resta un aggettivo, dal sapore molto ironico per un tipo come lui..)

Uno Stregatto in piena regola, bello e sornione, sempre parsimonioso nel dispensare le sue attenzioni (e per questo ancora più pericoloso, perché può contare su un effetto sorpresa reiterato). La sua entrata in scenaè una dichiarazione d'intenti davvero bellicosa...


con quell'aria allegra di chi pregusta i danni che potrà fare prima che il sole sorga nuovamente. Non a caso, la stessa Bridget/Lizzy lo definisce "office scoundrel".
Anche nell'immaginazione della nostra eroina, è capace di fare battute azzardate nel giorno delle loro nozze e rendersi ultra-simpatico e fascinoso a tutti i presenti...


Questo, peraltro, è l'unico momento davvero "pubblico" di questo Wickham, nel quale possiamo vedere quanto universale e inconsapevole (per chi lo subisce) sia il potere del suo fascino.
Riesce anche a mentire con una disinvoltura invidiabile persino nei momenti in cui l'evidenza è schiacciante...


Ma quando, scaricata Bridget/Lizzy per la giovane glamour americana Lara/Mary King, capisce di aver preso una cantonata e di aver perso la sua Bridget/Lizzie, per di più a favore di Darcy, ecco il nostro Daniel/Wickham rimettere in campo le sue doti di conquistatore subdolo...


You know me, I'm a terrible disaster, with a posh voice and a bad character


Ed è sempre talmente autorevole e inarrivabile nel suo essere "piacione" che, di fronte al Darcy/Darcy di Colin Firth (un Darcy al quadrato!), percepiamo che la sfida 


è davvero uno scontro tra titani!


Una VERA rissa!

Non ci stupisce, no, che un tale scontro 




diventi un vero spettacolo, imperdibile, mozzafiato...


Persino in mezzo ai vetri rotti, tutto stropicciato, con gli occhi pesti e il labbro sanguinante, Daniel/Wickham resta fedelissimo a se stesso e non perde l'occasione per dispiegare tutte le sue armi strategiche su Bridget/Lizzy - fino quasi a farle (farci) credere per un nanosecondo che, bè, sì, forse...



Per fortuna, l'effetto-Wickham dura proprio solo un nanosecondo! E Bridget/Lizzy può rifugiarsi felice tra le braccia di Darcy/Darcy, finalmente immune alla magia ipnotica del seduttore compulsivo.


Ma Daniel/Wickham è un irriducibile, qualunque cosa accada.
Anche leggendo P&P, sappiamo bene che continuerà a diffondere il proprio fascino da simpatica canaglia in qualunque tempo, in ogni luogo, su chiunque (si potrebbe dire, parafrasando un altro fascinoso mascalzone della letteratura, ben più tragico, che "trascende il suo controllo"..), continuando a cacciarsi in guai di vario genere,

Daniel e... Alan
e ad uscirne con il solito sorriso sornione da Stregatto.


Uh, pardon...


Grazie, Hugh!

A margine di questo tributo all'unico Wickham dello schermo davvero credibile nell'obnubilare la proverbiale mente brillante di Lizzy e degno di rivaleggiare con Darcy (ve lo immaginate accanto a Colin Firth nello sceneggiato BBC del 1995?...),


aggiungo che, forse, stiamo per trovare il Wickham giusto per l'ambientazione originale.
La BBC, infatti, sta girando in questi giorni l'adattamento televisivo di Morte a Pemberley (titolo originale Death comes to Pemberley) tratto dall'omonimo romanzo della grande signora del giallo, P.D. James, un sequel di P&P. Sarà trasmesso il prossimo Natale.
Per il ruolo di Wickham è stato scelto un attore che, per aspetto e atteggiamento, sembra portarci finalmente sulla strada giusta. Si tratta di Matthew Goode.

I prossimi coniugi Wickham

Vedremo alla prova della recitazione se saremo di fronte ad un vero Wickham!

In conclusione... Abbiamo visto e commentato i Wickham più conosciuti, tra gli adattamenti che rispettano la storia e l'ambientazione originali e quelli moderni. Secondo i miei gusti, i Wickham più riusciti sono quelli degli adattamenti moderni, tra i quali inserisco anche Lost In Austen (Il romanzo di Amanda)
E se anche il nuovo Wickham di Morte a Pemberley si rivelasse un'ottima personificazione del personaggio, resterebbe comunque il mio grande rammarico: non aver mai visto il Darcy originale cimentarsi nelle vicende scritte nel 1813 con un antagonista degno di lui e del ritratto che ce ne dà la sua creatrice, Jane Austen.

Al prossimo adattamento per lo schermo, dunque!

Per saperne di più
- La precedente conversazione sui Wickham dello schermo: Cercasi Wickham disperatamente
- Sta per uscire il terzo capitolo della saga di Bridget Jones! Leggi i dettagli su Old Friends & New Fancies

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